Émile Zola, scrittore francese (Parigi 1840
- ivi 1902). Affermatosi dapprima come critico d'arte, difese l'impressionismo.
Teorico del naturalismo, ne offrì un modello esemplare nella sua opera narrativa:
da Teresa Raquin (1868)
al ciclo Les Rougon-Macquart, sous le Second Empire (1871-93),
che comprende L'Assommoir (1877 histoire naturelle et
sociale d'une famille) e Germinal (1885), i romanzi di Z. costituiscono un immenso affresco
della società del tempo, osservata con rigore scientifico e con una scrupolosa
ricognizione storica, sociologica, linguistica. Di convinzioni repubblicane,
nell'affaire Dreyfus Z. prese posizione a favore dell'innocente: celebre è la
lettera aperta nota con il titolo J'Accuse (1898).
Il suo pensiero sul ruolo dello scrittore:
…”Il romanziere come lo scienziato deve essere insieme
osservatore e sperimentatore, considera l’arte come una riproduzione oggettiva
del reale governata dalle leggi della natura, rivendica l’impiego morale dello
scrittore che, mettendo in luce le cause dei fenomeni sociali, deve indurre la
società stessa a intervenire per modificarli e migliorarli.”…
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